Architetto italiano. Allievo
dell'Accademia Clementina di Bologna (di cui divenne successivamente membro e
quindi principe), seguace delle norme palladiane, tese alla semplificazione
delle linee e delle masse, ottenendo, talvolta, effetti di una certa audacia. Fu
attivo soprattutto a Bologna dove, tra l'altro, realizzò la facciata dei
Santi Gregorio e Sirio (1780) e il palazzo Hercolani (1792) (Medicina, Bologna
1749 - Bologna 1821).