Giurista e patriota italiano.
Irredentista, fu per breve tempo imprigionato su disposizione dell'Impero
austriaco; assunta la cittadinanza italiana, ottenne la cattedra di Diritto
civile nelle università di Camerino, Messina (1895) e Bologna (1900). Tra
i membri fondatori della Società Dante Alighieri,
V.
si
iscrisse (1911) al Partito Nazionalista; durante la prima guerra mondiale
combatté con il grado di maggiore sul Carso, dove perì,
meritandosi per l'eroismo dimostrato la medaglia d'argento al valore. Tra gli
studi di diritto civile pubblicati da
V., citiamo
Dell'usufrutto,
dell'uso e dell'abitazione contenuto nel volume
Trattati di diritto civile (1895)
di P. Fiore;
Appunti di
diritto privato (1904);
Opere giuridiche (3 volumi, postumi, 1918-25)
(Trieste 1861 - Carso 1915).