(dal latino
vindicta: bastone con cui si
toccava lo schiavo affrancato; poi: liberazione, rivendicazione, quindi:
vendetta, punizione). Offesa, danno materiale o morale, che vengono inflitti a
qualcuno per soddisfare un oltraggio ricevuto o per sedare antichi contrasti.
║ Castigo, giusta punizione, in particolare divina o di un ente superiore
(destino, provvidenza, ecc.). ║
V.
trasversale: offesa che
non ricade direttamente su chi l'ha generata, ma su familiari, amici, o anche
interessi, della persona che si vuole colpire. È un atteggiamento
caratteristico delle faide e delle lotte tra organizzazioni criminali. ║
Fare v.
di: vendicare qualcuno o qualcosa. ║
Gridare
v.: invocare la giusta punizione per gravi crimini e scelleratezze, ma, in
tono scherzoso, anche per cose malfatte o trascurate. ║
Ricevere
v.: essere vendicato, ottenere soddisfazione di un torto subito. ║
Consegnare,
esporre,
abbandonare alle v. o
alla v.:
consegnare qualcuno o qualcosa alla mercé di chi vuole vendicarsi.
║
Il giorno della v.: il giorno del giudizio universale.