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Vendôme.

Centro (17.707 ab. circa) della Francia settentrionale, nel dipartimento Loir-et-Cher, collocato 30 km a Nord-Ovest di Blois, sul fiume Loir. • Econ. - Centro agricolo (uva, frutta, cereali, allevamento di bestiame) e industriale (stabilimenti meccanici, tessili, alimentari). • St. - Nominata come Vindocinum in epoca merovingica, V. s'accrebbe attorno al nucleo dell'abbazia benedettina della Trinità, divenendo capoluogo di una contea che fu delle famiglie Nevers, Preully (XII sec.) e Montoire (XIII sec.). Passata per matrimonio alla casata di Borbone-La Marche (seconda metà del XIV sec.), sotto il conte Francesco (1478-95) la contea ebbe una notevole fioritura economica e artistica. Nel 1515 passò al rango di ducato-paria, istituito da Francesco I in favore di Carlo di Borbone (1489-1537). L'azione energica della moglie del secondo duca Antonio, Giovanna d'Albret, madre del futuro re di Francia Enrico IV, rese V. una delle maggiori fortezze ugonotte. Nella guerra della Lega, tuttavia, la città si schierò con la fazione cattolica, tanto che Enrico IV di Francia, occupatala, la saccheggiò terribilmente (1589). Nel 1725, infine, il ducato di V. passò tra i titoli della Corona francese. Nel 1797 vi furono giudicati Babeuf e i suoi seguaci. • Arte - La località conserva i resti del castello risalente al 1034, la chiesa benedettina della Trinità (secc. XI, XII-XVI) con campanile romanico e tracce gotiche visibili nella facciata e nelle vetrate. Sono inoltre da segnalare la torre di San Martino (secc. XV-XVI) e la chiesa della Maddalena (XV sec.).