Patriota italiano. Arruolatosi tra
i Cacciatori delle Alpi, combatté nel 1859 in Lombardia e nelle Marche,
nel 1860 in Emilia sotto la guida del generale M. Fanti, aderendo inoltre alla
spedizione polacca di F. Nullo (1863). Imprigionato dai Russi e condannato a
morte, per intercessione di re Vittorio Emanuele II ottenne la commutazione
della pena in quattro anni di lavori forzati; successivamente (1870-71) fu al
seguito di Garibaldi nella campagna dei Vosgi (Bergamo 1836 - Milano
1911).