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Velo.

Tessuto leggero e trasparente (di cotone, seta, ecc.) impiegato per la confezione di capi d'abbigliamento soprattutto femminile: v. ricamato, fitto, crespo. ║ La danza dei sette v.: quella eseguita da Salomè. ║ Tipo di tessuto a trama rada, per i più svariati usi: v. nuziale o da sposa. ║ Fig. - Leggero strato che copre o si stende su qualcosa: i mobili erano coperti da un v. di polvere. ║ Zucchero a v.: V. ZUCCHERO. ║ Ciò che copre, maschera qualcosa impedendo un giudizio obiettivo: la passione fa v. alla mente. ║ Fig. - Stendere un pietoso v.: tacere fatti spiacevoli per riguardo all'interessato o agli uditori. ║ Cadere il v. dagli occhi: disilludersi. ║ Senza v.: in modo esplicito e chiaro: dire la verità senza v. ║ Sottile membrana che avvolge qualcosa: il v. della cipolla. • Bot. - Membrana che avvolge il corpo fruttifero dei giovani funghi della famiglia delle Agaricacee e si riduce poi alla volva. • Anat. e Embr. - Organo o formazione membranosa: v. virginale (imene). ║ V. pendulo o palatino: il palato molle (V. PALATO). • Encicl. - In varie tradizioni culturali il v. è stato, o è tuttora, una parte dell'abbigliamento femminile avente principalmente la funzione di nascondere il viso o il capo (come segno di sottomissione, di modestia, ecc.). Presso i Romani, per esempio, la velazione del capo femminile assumeva spesso un valore simbolico o religioso, come nel caso del v. (suffibulum) con il quale le vestali si coprivano la testa durante il sacrificio, o il v. dei neofiti e delle donne nei primi secoli cristiani. Nella tradizione musulmana, l'usanza del v. per coprire il capo e il volto delle donne deriva dalla disposizione, contenuta nel Corano, secondo la quale il corpo delle donne deve essere protetto dalla concupiscenza maschile, al fine di non esporre l'ordine sociale costituito a pericolosi elementi perturbatori. • St. delle rel. - V. del tempio di Gerusalemme: tenda di stoffa preziosa che nascondeva il santuario dov'era collocata l'arca. • Lit. - Nella liturgia cattolica, stoffa serica destinata alla copertura della pisside o del ciborio; è bianco nel rito romano e rosso in quello ambrosiano. ║ V. del calice: manto che serve a coprire, all'inizio e alla fine della messa, il calice; può essere bianco o dello stesso colore della pianeta. ║ V. religioso: benda di tela portata sul capo dalle novizie e dalle suore quale simbolo dello stato monacale. ║ Prendere il v.: monacarsi. ║ Lasciare il v.: abbandonare lo stato monacale. ║ V. omerale: V. OMERALE. • Ind. tess. - L'insieme di fibre discontinue che si presenta all'uscita della carda o della pettinatrice, oppure l'insieme di fibre che viene preparato da alcune macchine per la formazione di non tessuti; nel primo caso il v. è costituito da fibre più o meno parallelizzate, nel secondo caso le fibre sono invece di proposito disposte senza alcuna direzione preferenziale. • Sport - Nella pallacanestro e nel rugby, azione tattica messa in atto da un giocatore al fine di ostacolare i movimenti di un difensore avversario e favorire un proprio compagno in possesso di palla, liberandolo dalla marcatura. ║ Nella pallavolo, disposizione assunta dai giocatori di prima linea, mentre il compagno è in fase di battuta, per impedire agli avversari di vedere anticipatamente la traiettoria della palla. ║ Fare v.: nel gioco del calcio, ingannare l'avversario fingendo un intervento sulla palla che viene lasciata poi a un proprio compagno o coprire la palla agli avversari in appoggio a un compagno di squadra in possesso della palla.