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Vedova allegra, La.

Operetta in tre atti di F. Lehar, su libretto di V. Léon e L. Stein. Tratta da L'attaché, commedia di H. Meliach, venne rappresentata per la prima volta il 30 dicembre 1905 nel Theater an der Wien di Vienna. Anna Glavari, bella e ricca vedova emigrata a Parigi, per la grande fortuna dei suoi capitali, viene considerata dall'ambasciatore barone Zeta candidata ideale a salvare la patria d'origine dal fallimento. Per potere raggiungere il suo scopo il barone cerca di combinare un matrimonio tra un suo connazionale, il conte Danilo, e la donna; i due, un tempo fidanzati e costretti da alterne vicende, principalmente di carattere finanziario, a lasciarsi, iniziano allora un nuovo rapporto fatto di allontanamenti e riavvicinamenti fino al felice epilogo nuziale. Dall'operetta vennero tratte alcune versioni cinematografiche: nel 1925, con la regia di E. von Stroheim, nel 1934, diretta da E. Lubitsch, e nel 1952, ad opera di C. Bernhardt.