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Vecchioni, Roberto.

Cantautore, docente e scrittore italiano. Laureatosi in Lettere antiche all'Università Cattolica di Milano nel 1968, rimase per due anni presso lo stesso ateneo ricoprendo l'incarico di assistente di Storia delle religioni; proseguì quindi l'insegnamento in un liceo classico di Milano. Tra il 1999 e il 2000, su richiesta del ministero della Pubblica Istruzione tenne numerose conferenze nelle scuole e università italiane e francesi sull'argomento "Musica e Poesia". Dal 2000 al 2003 condusse il corso di "Forme di poesia in musica" alla facoltà di Scienze della formazione dell'università di Torino e nell'anno accademico 2004-05 fu docente dello stesso corso presso l'università di Teramo. Nella prima parte del 2006 tenne anche un corso di lezioni "Laboratorio di Scrittura e Cultura della Comunicazione" presso l'università La Sapienza di Roma e uno sul tema "Testi letterari in musica" all'università di Pavia, presso la quale ricoprì l'incarico di docente dall'anno accademico 2006-07. Negli anni Sessanta V. esordì in ambito musicale, scrivendo testi per cantanti affermati quali Mina, Ornella Vanoni, Gigliola Cinquetti, Iva Zanicchi. Nel 1971 pubblicò il suo primo album da cantautore (Parabola), che passò inosservato così come il secondo (Saldi di fine stagione, 1972). Nel 1973 partecipò al Festival di Sanremo con il brano L'uomo che si gioca il cielo a dadi, ma si fece conoscere e apprezzare dal grande pubblico solo nel 1977 con la canzone Samarcanda, contenuta nell'omonimo LP. Da allora fu una serie di successi. Tra gli album più riusciti citiamo: Robinson (1980); Milady (1989); Per amore mio (1991); Camper (1992); Blumùn (1993); Il cielo capovolto (1995); El bandolero stanco (1997); Il lanciatore di coltelli (2002), prodotto e arrangiato da Mauro Pagani; Rotary Club of Malindi (2004); Il contastorie (2005), con allegato un libro contenente cinque favole rivisitate da V.; Di rabbia e di stelle (2007). Nel 1974 vinse con Il re non si diverte il premio della critica discografica italiana per il migliore disco dell'anno e nel 1983 fu insignito del Premio Tenco. Autore di canzoni raffinate, V. parla, con un linguaggio ironico, favolistico e autobiografico, di amore e di cose perdute e ritrovate, attingendo spesso da trame storiche rese attuali. Nel 1998 curò e redasse la voce "Canzone d'Autore" per l'Enciclopedia Treccani. Scrisse inoltre il libro di poesie, racconti e testi per canzoni Il grande sogno (1983); il libro di racconti Viaggi del tempo immobile (1996); i romanzi Le parole non le portano le cicogne (2000), Il libraio di Selinunte (2004), quest'ultimo ispirato a una delle canzoni dell'album Rotary Club of Malindi, la raccolta di fiabe Diario di un gatto con gli stivali (2006) e la raccolta di poesie Di sogni e d'amore (2007). Numerosi i premi e i riconoscimenti ricevuti negli ultimi anni, tra i quali la nomina a Cavaliere Ufficiale della Repubblica conferitagli dal presidente Carlo Azelio Ciampi, l'Ambrogino d'oro del Comune di Milano, il Premio Giorgio La Pira, il premio Scanno per la narrativa e il premio Angelo dell'anno per le sue attività di impegno nel sociale (n. Milano 1943).