Termine generico con il quale vengono indicati recipienti
di forma e materiale diverso (terracotta, vetro, metallo, ecc.), utilizzati per
diversi scopi ma soprattutto per contenere sostanze liquide, semiliquide o
incoerenti:
v.
di ceramica. ║
V.
da fiori:
v.
di terracotta, a forma di tronco di cono rovesciato o di
parallelepipedo rettangolare, ricolmo di terra e forato alla base, per
coltivarvi piante, oppure in altro materiale (cristallo, vetro, porcellana,
ecc.) per porvi fiori recisi. ║
V.
da notte: orinale.
║ Fig. -
V.
di coccio: individuo debole e pavido o privo di
difese. ║
V.
di Pandora: V.
PANDORA. ║ Fig. -
Portare v.
a Samo: fare qualcosa di
completamente inutile. ║ Contenitore cilindrico, solitamente di vetro, per
prodotti alimentari, chimici, farmaceutici; è sinonimo di
barattolo. • Lit. -
V.
sacri: nella Chiesa cattolica,
i
v. utilizzati durante la celebrazione della messa e destinati alla
conservazione delle specie eucaristiche: il calice, la patena, la pisside, il
contenitore per la comunione degli infermi, l'ostensorio e la sua lunetta.
• Relig. -
V.
d'elezione: creatura scelta e amata da Dio;
epiteto di San Paolo. • Encicl. - Utilizzati fin dalla preistoria, alla
quale risalgono le forme rudimentali del Paleolitico e quelle in ceramica del
Neolitico, i
v. sono la testimonianza più diffusa e fedele delle
civiltà alle quali risalgono e la loro classificazione rappresenta un
fattore di fondamentale importanza per lo studio del mondo antico e in
particolare della civiltà greca, durante la quale i disegni e le
decorazioni di questi utensili, attuate con la tecnica a figure nere e a figure
rosse, raggiunsero il massimo splendore. • Imp. - Negli impianti igienici,
parte della latrina, di materiali vari (ghisa smaltata, porcellana, maiolica,
ecc.), destinata ad accogliere i rifiuti e fornita generalmente di sifone che
impedisce ai miasmi, provenienti dalla colonna di scarico, di penetrare nella
latrina. A seconda della forma si distinguono i
v.
all'inglese o
a sedile, detti comunemente
tazze o
water-closet, sollevati
da terra e costituiti da un sedile di legno o di materia plastica ribaltabile
con coperchio, e i
v.
alla turca (V.
TURCO). • Med. - In agopuntura, riunione di più punti
cinesi, noti come
v.
meravigliosi, disposti su uno o più
meridiani aventi un'azione sinergica su un gruppo di funzioni o di malattie.
• Anat. comp. - Nell'uomo come negli altri vertebrati, condotti di calibro
assai vario nei quali scorre un liquido organico (sangue, linfa). ║
V.
sanguigni: condotti continui di diametro diverso e di origine
mesenchimale che nell'insieme costituiscono l'apparato circolatorio. In base al
loro calibro, alla costituzione istologica delle pareti e alla loro funzione si
distinguono in arterie, arteriole, capillari, venule e vene
(V. ARTERIA; CAPILLARE; CIRCOLAZIONE, Fisiologia;
VENA). ║
V.
linfatici: tubi,
anch'essi di origine mesenchimale (indipendente dal sistema sanguigno), che
vanno a costituire il sistema linfatico (V.
LINFATICO), le cui ramificazioni estreme confluiscono nelle vene. ║
V.
afferente: qualsiasi
v. che trasporta sangue o linfa a
un organo o a un linfonodo. ║
V.
chilifero:
V. CHILIFERI, VASI. ║
V.
anastomotico: qualsiasi
v. che connette tra loro due strutture
vasali, siano esse arteriose, venose o linfatiche. ║
V.
collaterale:
v., di solito arterioso, che deriva da un altro di
ordine superiore, al quale decorre parallelo. ║
V.
allantoideo: negli amnioti, ciascuno degli effimeri
v. ematici
localizzati nella parete dell'allantoide, responsabili degli scambi respiratori
dell'embrione; nei placentati essi partecipano in modo determinante alla
formazione del letto vascolare della placenta dalla parte coriale. ║
V.
aberranti: termine con il quale vengono indicati i due (o
talora il singolo) condotti allungati e sottili talvolta presenti nei testicoli
dei mammiferi in connessione con le porzioni superiore e inferiore
dell'epididimo; essi sono dei residui mesonefrici. ║
V.
acquiferi: nei platelminti i condotti escretori nei quali confluiscono i
canalicoli nefridiali provenienti dalle cellule a fiamma dei protonefridi. Nei
nematodi essi sono privi di cellule terminali. Negli echinodermi i
v. del
sistema acquifero. ║
V.
efferenti: nei maschi degli
elasmobranchi e negli anfibi, condotti che uniscono il testicolo con i tubuli
anteriori del mesonefro in quella parte che, perdendo la funzione escretrice,
prende il nome di rene genitale. ║
V.
o
canali
deferenti: V. DEFERENTE. ║
V. o
tubi malpighiani: V. MALPIGHIANO. •
Biol. -
V.
efferenti: V. EFFERENTE.
• Fis. -
V.
comunicanti: insieme di recipienti in
comunicazione tra loro. Per i
v. comunicanti vale il seguente principio,
noto come
principio dei v.
comunicanti: l'altezza raggiunta da un
medesimo liquido o da liquidi diversi di uguale densità in due
v.
comunicanti è uguale, mentre liquidi di diverse densità
raggiungono altezze diverse, inversamente proporzionali alle densità. Il
fenomeno trova applicazione nelle fontane a zampillo e nei pozzi artesiani; non
si verifica in presenza di
v. capillari, poiché in essi
intervengono nuove forze di coesione e di adesione, che alterano la condizione
di equilibrio determinato, normalmente, dalla sola uguaglianza delle pressioni.
• Bot. - Ciascuna delle strutture anatomiche del legno deputate alla
conduzione della linfa. Ve ne sono due tipi: tracheidi
(V. TRACHEIDE), una volta denominate anche
v.
chiusi, e trachee (V. TRACHEA), o
v.
aperti o
v.
perfetti. ║
V.
laticiferi: fusione cellulare che trasporta latice. • Enol. -
V.
vinari: contenitori (botti, tini, barili, ecc.) utilizzati per
la vendemmia, la vinificazione e la conservazione dei vini. • Agr. - In
arboricoltura, forma di coltivazione assai diffusa soprattutto per gli alberi da
frutto e della vite. Con questa tecnica le branche, che si ramificano tutte da
uno stesso punto del fusto, danno origine a una chioma a forma di coppa o di
v. più o meno aperto. • Tecn. -
V.
di Dewar:
recipienti termoisolanti (V. DEWAR, JAMES, SIR).
║
V.
d'espansione: recipiente disposto nella parte
più elevata degli impianti di riscaldamento ad acqua calda. Dotato di un
foro di troppopieno in comunicazione diretta con l'atmosfera, questa struttura
serve per compensare le variazioni di volume corrispondenti ad altrettante
variazioni della temperatura dell'acqua. ║
V.
di Tantalo:
v. costituito da un recipiente e da un sifone disposto in modo tale che,
quando l'acqua del recipiente raggiunge un determinato livello, il sifone si
innesca. • Ind. tess. - Recipiente in fibra o in lega leggera, di forma
cilindrica, nel quale viene raccolto il filato semilavorato che esce dalle
carde, dallo stiratoio e dalla pettinatrice.