Pittore e grafico francese di origine
ungherese. Studiò presso l'Accademia Mühely di Budapest, formandosi
sui presupposti ideologici della Bauhaus di W. Gropius. Stabilitosi a Parigi nel
1930, l'artista entrò in contatto con gruppi astratto-costruttivisti,
dedicandosi, sino al 1943, a esperienze di grafica. Negli stessi anni
V.
s'accostò a ricerche ottico-cinetiche, realizzando opere modulari a due o
tre dimensioni tramite l'uso di pellicole di cellofan sovrapposte, ottenendo
così effetti di profondità attraverso la trasparenza. Le
impressioni cinetiche determinate dall'illusione ottica condussero infine
V. a creare un linguaggio astratto e personale fondato sull'unità
plastica di forma, luce e colore, così come espresse nel testo
programmatico
Manifesto giallo (1955) (Pécs 1908 - Parigi
1997).