Città (301.421 ab.) della Bulgaria, capoluogo
della provincia omonima (11.929 kmq; 900.600 ab.). È situata ai piedi
delle colline prebalcaniche settentrionali. • Econ. - Grande importanza
riveste il porto, che è il maggiore della Bulgaria e occupa una posizione
fondamentale lungo le rotte che conducono a Odessa, Costanza e Istanbul.
V. è anche un notevole nodo stradale e ferroviario e un vivace
centro industriale, che può contare sulla presenza di diversi settori:
metallurgico, petrolchimico, cantieristico, tessile, alimentare, del cuoio.
Un'altra voce dell'economia cittadina è costituita dal turismo balneare.
• St. - Il sito di
V. ospitò l'antica colonia milesia di
Odesso, che venne distrutta dai Geti nel I sec. a.C. La località
fu sotto il dominio romano nell'ambito della
Moesia inferior. Nei secc.
V-VI fu oggetto di incursioni unne e slave. I Bulgari si insediarono stabilmente
nella città durante il Regno di Costantino IV Pogonato (668-685);
all'epoca della dominazione bulgara risale l'attuale denominazione di
V.
A partire dalla metà del X sec. i Bizantini subentrarono ai Bulgari che,
tuttavia, rientrarono in possesso della città, in seguito alla
restaurazione del loro Regno, avvenuta alla fine del XII sec. Notevole
importanza ebbe
V. in età medioevale per l'attività del suo
porto nel commercio dei cereali. Nel 1391 la città cadde in mano agli
Ottomani, sotto i quali perse la sua vivacità commerciale, ma mantenne un
ruolo di primo piano in ambito militare, divenendo un punto nevralgico nel
sistema difensivo ottomano nella regione del basso Danubio. Nel 1444 fu teatro
della battaglia tra l'esercito cristiano, guidato da Ladislao II re di Ungheria
e Polonia e da Giovanni Hunyadi voivoda di Transilvania, e le milizie ottomane
del sultano Murad II, che riportarono la vittoria.
V. conobbe due brevi
occupazioni russe nel 1610 e nel 1628. Nel 1854, nel corso della guerra di
Crimea, ebbe un importante ruolo strategico. ║
Patto di V.: fu
stipulato tra Jugoslavia e Bulgaria, nel novembre 1947; l'impegno di amicizia
tra i contraenti avrebbe dovuto porre le premesse, nei piani di Tito e G.
Dimitrov, per legami di tipi federativo. Tali progetti non ebbero, però,
seguito, a causa della rottura intervenuta tra Tito e il COMINFORM. •
Archeol. - Nelle vicinanze della città è stata rinvenuta, negli
anni Settanta, un'importante necropoli eneolitica. La città moderna
conserva torri ed edifici termali di epoca romana.