Pittore, architetto e teorico belga.
Allievo dell'Accademia di Anversa, durante la prima guerra mondiale fu costretto
a spostarsi in Olanda dove conobbe T. Van Doesburg, con il quale strinse un
rapporto di amicizia. Nel 1917 fu, insieme a P. Mondrian, tra i fondatori del
movimento De Stijl (V.), divenendo collaboratore
dell'omonima rivista ad esso collegata. Nello stesso periodo diede l'avvio alla
sua carriera di scultore (
Costruzione nella sfera, 1917) e pittore
(
Composizione, 1917) caratterizzata dalla fedeltà a dettami di
tipo neoplastico che, seppure con alcune differenze essenzialmente apportate
dall'introduzione cromatica, avrebbero segnato anche la produzione futura. Nel
1921 si stabilì a Mentone e nel 1928 a Parigi, dove fu tra i principali
animatori dei movimenti Cercle et Carré (1930) e
Abstraction-Création (1931); di quest'ultimo fu anche vice-presidente e
collaboratore dell'omonima rivista. Si dedicò in seguito quasi
esclusivamente alla scultura, realizzando opere in legno, nichel e ferro, i cui
titoli erano spesso rappresentati da espressioni matematiche. Nel 1938
inserì nei suoi dipinti la linea curva che dal 1945 utilizzò
ampiamente anche nelle sculture. La sua ricerca lo portò, verso la fine
della sua carriera, alla realizzazione di opere in plexiglas, corredate da
elementi mobili, tendenti al superamento dei limiti rappresentati dalle tre
dimensioni convenzionali. Alla morte lasciò tutte le sue opere a M. Bill
(V. BILL, MAX). La sua opera di teorico è
bene rappresentata dai volumi
Art et son avenir (1924) e
Paintings,
Sculptures,
Reflections (1948) (Anversa 1886 -
Parigi 1965).