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Van't Hoff, Jacobus Hendricus.

Chimico olandese. Tra i fondatori della chimica-fisica, nel 1901 venne insignito del primo premio Nobel per la chimica. Intraprese gli studi al politecnico di Delft, per continuarli a Leida, Bonn, Parigi e Utrecht, ove conseguì il dottorato di ricerca e, nel 1876, divenne professore di Chimica. Dal 1877 al 1896 insegnò Chimica, Mineralogia e Geologia ad Amsterdam; dal 1896 fu docente all'Accademia delle scienze di Berlino. Grazie ai suoi brillanti studi sul carbonio V.H. è considerato, insieme a F.A. Kekulé e J.A. Le Bel, il fondatore della stereochimica: egli ipotizzò infatti che l'atomo di carbonio possedesse quattro valenze dirette verso i vertici di un tetraedro regolare e, in base a questa ipotesi, fu in grado di spiegare l'attività ottica dei composti organici con l'esistenza di un atomo di carbonio asimmetrico (chirale). Alle stesse conclusioni arrivò nell'arco di breve tempo anche Le Bel, per cui i principi basilari a cui entrambi gli scienziati sono giunti sono noti come teoria di V.H.-Le Bel. A partire dal 1877 si dedicò agli studi sulle reazioni chimiche sviluppando i principi della cinetica chimica e applicando la termodinamica agli equilibri chimici; nei suoi Studi di dinamica chimica (1884) egli introdusse l'idea che l'equilibrio chimico di una reazione fosse un equilibrio dinamico, risultato dell'uguaglianza di velocità di due processi opposti. Il risultato della relazione tra la costante di equilibrio e la temperatura è schematizzato nell'equazione differenziale nota come isocora di V.H. nella quale è esposta la relazione tra la costante di equilibrio della reazione e la temperatura
Vangueri00.png ove T è la temperatura assoluta, R la costante dei gas, ΔH° è la variazione di entalpia standard della reazione. Tra il 1885 e il 1890 V.H. pubblicò diversi lavori sulla pressione osmotica nei quali dimostrò che le leggi della termodinamica erano in grado di spiegare anche il comportamento delle soluzioni diluite (Rotterdam 1852 - Berlino 1911).