Pittore fiammingo. Celebrato tra i maggiori
pittori dei Paesi Bassi, insieme a J. van Eyck e a R. van der Weyden, è
documentato a Gand nel 1467, quando divenne maestro; nel 1468 collaborò
alle decorazioni per le nozze di Carlo il Temerario a Bruges e nel 1469 e 1472
fu incaricato di organizzare le decorazioni per le entrate dello stesso duca a
Gand. Nominato decano della gilda dei pittori di Gand (1474), nel 1477, colpito
da una malattia mentale, decise di ritirarsi come fratello laico nel convento
degli Agostiniani di Rouge Cloître presso Bruxelles. Unica sua opera
documentata tra le rimaste è il trittico con l'adorazione dei pastori
eseguito tra il 1476 e il 1478 su commissione di Tommaso Portinari,
rappresentante dei Medici a Bruges, che lo inviò a Santa Maria Novella di
Firenze. Il trittico, che ebbe una profonda influenza sulla pittura fiorentina
dell'epoca, realizza una perfetta armonia tra monumentalità spaziale,
bellezza del disegno, ricchezza del colore ed espressività delle figure e
un interessante contrasto tra idealismo gotico e realismo dei pastori ivi
ritratti. Intorno a questo capolavoro sono state raggruppate diverse
attribuzioni, tra cui
Vergine con sant'Anna e donatore,
La Madonna con
figlio,
L'adorazione dei Magi. Successive all'entrata in convento
sono le opere
Adorazione dei pastori e
Morte della Vergine,
caratterizzate da una profonda malinconia, quasi patologica (Gand tra il
1435 e il 1440 - Roodentale, Bruxelles 1482).