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Van Dongen, Cornelius.

Pittore olandese. Condotti gli studi presso l'Accademia di Rotterdam (1895), nel 1897 si trasferì a Parigi dove subì l'influsso di E. Vuillard e del Sintetismo di P. Gauguin e dove collaborò a diverse riviste satiriche come l'“Assiette au beurre”. Nel 1905 aderì al Fauvismo, che si rivelò particolarmente congeniale al temperamento coloristico di ispirazione espressionista di V.D., che dipinse opere caratterizzate da cromatismo audace e aggressivo, tocco rapido e sensualità ammiccante (La soprano Modjesco, 1905-07; Nini la prostituta, 1907; Donna in bianco, 1913). Ispirato dal mondo del circo, che frequentava con assiduità, dipinse anche una serie di opere raffiguranti ballerine, clown, acrobati (Il saltimbanco bianco, 1906), mentre nel 1911, in seguito a un viaggio in Spagna e Marocco, realizzò dipinti caratterizzati da grande freschezza e disinvolta esecuzione (Donna alla finestra, 1911; Fellah, 1911). Dopo la prima guerra mondiale, rivoltosi a una pittura elegante e stilizzata, divenne pittore delle celebrità e dell'alta società parigina, specializzandosi in ritratti (creò anche un particolare tipo femminile, caratterizzato da corpo lezioso, volto livido, sguardo plumbeo e bocca sanguigna, ripetuto all'eccesso) e in paesaggi dai colori vivaci. V.D. fu anche illustratore di opere di M. Proust (1947) e delle Mille e una notte (1955). Nel 1957 si stabilì a Monte Carlo (Delfshaven, Rotterdam 1877 - Monte Carlo 1968).