(o
Valvasone, Erasmo da).
Letterato italiano. Appartenente a un ramo dei conti di Cucagna, trascorse
l'intera esistenza nel suo feudo e solo nel 1592 si trasferì a Mantova
presso la corte dei Gonzaga. Si dedicò alla poesia e alla letteratura,
pubblicando il poemetto
Le lagrime di Santa Maria Maddalena (1586), il
poema
Angeleida (1590), il poema didascalico
La caccia (scritto in
gioventù ma edito solo nel 1591); tradusse inoltre la
Tebaide di
Stazio (1570) e l'
Elettra di Sofocle (1588). Fu il maggiore letterato
friulano del Cinquecento (Valvasone, Pordenone 1523 - Mantova 1593).