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Valters, Mikelis.

Scrittore e diplomatico lettone. Rifugiatosi in Europa occidentale per sfuggire al regime zarista, intraprese gli studi d'arte. Tornò in Lettonia nel 1915; nel 1918, dopo la proclamazione d'indipendenza, divenne ministro dell'Interno. Fu quindi ambasciatore a Roma, Parigi, Varsavia e Bruxelles, ritirandosi a vita privata al termine della seconda guerra mondiale. Dedicatosi anche alla poesia, pubblicò i volumi di liriche Tantris (1908), Ombre sulle pietre (1909), L'eternità (1914). Scrisse inoltre due drammi storici e volumi di argomento storico-politico sulla Lettonia (Liepāja 1874 - Nizza 1968).