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Valsèsia.

Valle (70 km) del Piemonte, nelle Alpi occidentali, attraversata dal fiume Sesia, situata tra il versante orientale del massiccio del Monte Rosa e Romagnano Sesia, dove il fiume sbocca in pianura. Gran parte della valle fa parte della provincia di Vercelli; una porzione più piccola rientra nella provincia di Novara. Nella V. sfociano le valli Sermenza, Mastallone, di Cellio e Strona (da sinistra), Vogna, Sorba e Sessera (da destra). • Geogr. - La parte superiore della V., detta Val Grande, particolarmente tortuosa, presenta una forte pendenza e pareti a strapiombo, e offre suggestivi paesaggi boschivi. • Econ. - L'economia dell'alta V. si basa essenzialmente sul turismo, sia invernale sia estivo; tra i centri turistici più frequentati citiamo Alagna V., Rima, Rimella, Scopello, i quali ospitano tradizionali insediamenti walser (V.). Inoltre il fiume Sesia offre la possibilità di praticare la canoa e il rafting. La parte inferiore della V. si presenta, invece, fortemente industrializzata; Varallo, Borgosesia, Grignasco e Serravalle sono sede di importanti stabilimenti tessili e della carta. È fiorente anche l'artigianato dei merletti. • St. - Tra il X e il XIII sec. la V. fu ripetutamente contesa tra il vescovo di Vercelli e quello di Novara; agli inizi del Trecento fu scossa dalle lotte contro i seguaci dell'eretico fra Dolcino. Nel 1365 la valle si diede spontaneamente ai Visconti e seguì poi lo Stato milanese nel passaggio sotto il dominio spagnolo. Nel 1518 e nel 1678 si verificarono due tentativi di ribellione della campagna nei confronti del centro di Varallo. Nel 1707, in conseguenza delle vicende della guerra di Successione spagnola, la V. venne in possesso dei Savoia e mantenne statuti e privilegi fino al 1770. Nel periodo napoleonico la valle perse a vantaggio della Francia alcuni comuni, che riacquistò con la Restaurazione. Fu provincia dal 1819 al 1836 e dopo il 1844; nel 1859 fu inserita nella provincia di Novara, nel 1927 in quella di Vercelli.