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Valois.

Regione storica della Francia, compresa negli attuali dipartimenti dell'Aisne e dell'Oise. • St. - Antico pagus divenuto contea (V. e Vermandois), passò ai Capetingi nell'XI sec. All'inizio del XIII sec. fu annesso ai territori di Filippo Augusto, quindi divenne ereditario ai cadetti della dinastia, in linea maschile. Nel 1406 divenne ducato, rimanendo in seguito agli Orléans. ║ Casa di V.: ramo cadetto della dinastia dei Capetingi che regnò sulla Francia dal 1328 al 1589. La famiglia trasse origine da Carlo, figlio di Filippo III re di Francia, che nel 1284 fu investito della contea di V. (V. VALOIS, CARLO DI); nel 1328, in seguito all'estinguersi della linea diretta dei Capetingi con la morte di Carlo IV (che aveva lasciato solo una figlia, esclusa quindi dalla Corona), salì al trono Filippo VI (V. FILIPPO, re di Francia), figlio di Carlo di Valois, a sua volta fratello di Filippo il Bello. L'attribuzione della Corona a Filippo VI fu contrastata da Edoardo III, re d'Inghilterra, anch'egli nipote (per via materna) di Filippo il Bello; fu questa una delle cause che scatenò la guerra dei Cent'anni. La dinastia ebbe tre rami: il ramo diretto che, con Filippo VI, Giovanni II detto il Buono (V. GIOVANNI, re di Francia), Carlo V detto il Saggio (V. CARLO V, re di Francia), Carlo VI (V.), Carlo VII (V.), Luigi XI (V.) e Carlo VIII (V.), regnò sulla Francia dal 1328 al 1498; il ramo dei V.-Orléans, rappresentato dal solo Luigi XII (V.), che regnò dal 1498 al 1515; il ramo dei V.-Angoulême che, con Francesco I (V. FRANCESCO, re di Francia), Enrico II (V. ENRICO, re di Francia), Francesco II (V. FRANCESCO, re di Francia), Carlo IX (V.) ed Enrico III (V. ENRICO, re di Francia), mantenne il potere dal 1515 al 1589. La dinastia si estinse con la morte di Enrico III, assassinato nel 1589 e la Corona passò ai Borboni. Nonostante l'infelice congiuntura dei secc. XIV-XV (pestilenza del 1348, cattivi raccolti, carestie) e le conseguenti difficoltà economiche unite a un crescente malcontento sociale, i V. seppero mantenere il potere ed estendere la loro autorità mediante un'attenta politica di centralizzazione politica e amministrativa (riduzione del potere dei feudatari e del clero); si realizzò così l'unità del Regno, raggiunta definitivamente con Luigi XI. Nel corso del Cinquecento la Francia, occupata nella lunga campagna militare in Italia venne a scontrarsi con la potenza spagnola di Carlo V e, nella persona di Enrico II, dovette rinunciare a qualsiasi pretesa sul territorio italiano (Trattato di Cateau-Cambrésis, 1559). Negli anni seguenti le guerre di religione sconvolsero il Paese, indebolendo l'autorità centrale e favorendo la nobiltà, che riacquistò dopo secoli un nuovo potere, in una Francia devastata dagli odi religiosi e impoverita da un'amministrazione debole e incapace.