Critico letterario italiano. Insegnò
Filosofia morale all'università di Roma e si dedicò alla critica
letteraria, riprendendo e sviluppando le tesi di G. Pascoli su
un'interpretazione allegorica della
Divina Commedia e sull'adesione di
Dante al presunto circolo segreto dei “Fedeli d'amore”. Tra le opere
principali citiamo:
Il segreto della Croce e dell'Aquila nella Divina
Commedia (1925) e
Il linguaggio segreto di Dante e dei fedeli d'amore
(1927) (Roma 1878-1931).