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Vallejo, César.

Poeta peruviano. Dopo aver subito il carcere per una falsa accusa, si stabilì a Parigi, ma fu espulso nel 1930 come comunista. Negli anni seguenti viaggiò in Europa e durante la guerra civile spagnola si schierò a favore della Repubblica, aderendo a diversi gruppi d'avanguardia. Fece infine ritorno in Francia, vivendo gli ultimi anni in povertà. Ricca di immagini forti e complesse, la poesia di V., inizialmente improntata a un accentuato simbolismo, si alimentò di un'accorata pietà umana e di una sincera solidarietà con gli oppressi nella protesta contro le ingiustizie sociali. Dopo l'esordio con Los heraldos negros (1918), scrisse in carcere i versi di Trilce (1922) e, in seguito, Poemas humanos (1940). V. si dedicò anche al teatro, al romanzo (El Tungsteno, 1931) e al racconto (Fabla selvaje, 1925), con risultati tuttavia inferiori (Santiago de Chuco 1892 - Parigi 1938).