Umanista italiano. Dopo aver insegnato
Retorica a Pavia (1466-77) e a Genova, si stabilì a Venezia, ottenendo la
cattedra di G. Merula. Incarcerato per motivi politici, dopo poco fu liberato e
attese nuovamente all'insegnamento. Grecista e latinista, tradusse Tolomeo,
Aristotele, Galeno, ecc. e commentò numerosi classici latini. Scrisse
anche un'enciclopedia in 49 libri,
De expetendis et fugiendis rebus
(postuma, 1501) (m. Venezia 1500).