Attore e letterato italiano. Recitò
nel ruolo dell'innamorato con il nome di Aurelio. Capocomico degli Uniti,
chiamato con la sua compagnia a Milano (1583), entrò in conflitto con
l'arcivescovo Carlo Borromeo, che gli sospese la licenza , per poi
riconcedergliela a determinate condizioni (rispetto della moralità e
delle convenienze), divenute in seguito leggi per i comici. Tra le varie sue
opere, ricordiamo la tragedia
Afrodite (1578),
Le bellezze di Verona
(1586) e
Cento madrigali (1592) (n. Verona prima metà del XVI
sec.).