Giornalista e scrittore italiano.
Esuberante esponente del movimento scapigliato, condusse un'attenta analisi
sociale degli strati più umili della popolazione milanese, militando
dapprima nelle file anarchiche e poi socialiste (da queste seconde fu espulso
per aver scritto un libro su Mussolini). Personalità fuori da ogni
schema, sempre controcorrente, strenuo difensore delle proprie idee, per le
quali affrontò l'esilio (a Marsiglia, Parigi e Londra) e il carcere (a
Finalborgo), si guadagnò da vivere esercitando i lavori più vari e
restò sempre un appassionato cronista della realtà italiana,
milanese in particolare, del suo tempo, denunciando con veemenza le ingiustizie
sociali e dando una cruda descrizione delle miserie del sottoproletariato
urbano. Fondò e diresse il settimanale “La Folla” (1901-04;
1912-15), che annoverò tra i suoi collaboratori G.P. Lucini e B.
Mussolini, sulle cui pagine, nel 1901
V. pubblicò il romanzo
omonimo, considerato il più significativo di tutta la sua produzione. Tra
gli altri titoli, ricordiamo anche:
Milano sconosciuta (1879),
Gli
scamiciati (1881),
Alla conquista del pane (1882) (Como 1850 - Milano
1926).