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Valencia.

Città (746.683 ab.) della Spagna, capoluogo della provincia omonima e della Comunità autonoma omonima; è situata al centro di una fertile pianura, nei pressi del fiume Guadalaviar, in un'ansa del quale sorse il suo nucleo più antico. • Econ. - Terza città della Spagna, è polo industriale di rilievo (industrie alimentari, siderurgiche, metalmeccaniche e chimiche), sede arcivescovile e universitaria e attivo centro culturale. • St. - Territorio degli Edetani, l'antica Valentia fu destinata dal console Decimo Giunio Bruto a ricevere i veterani della guerra contro Viriato (138 a.C.). Divenuta colonia poco dopo la conclusione della guerra di Pompeo contro Sertorio (75 a.C.), fu città importante in età imperiale. Sede vescovile all'epoca del dominio visigoto, dal 714 passò sotto gli Arabi, acquistando grande rilievo da un punto di vista commerciale, fino ad assurgere nel 1021 al rango di capitale di uno dei Regni di Taifas. Conquistata nel 1094 dal Cid che vi regnò per cinque anni, nel 1102 entrò in possesso degli Almohadi, che la tennero fino al 1229 (tranne che tra il 1145 e il 1172, periodo in cui fu indipendente), quando divenne capitale di un Regno arabo indipendente. Fu, quindi, conquistata nel 1238 da Giacomo I d'Aragona, conservando, peraltro, una certa autonomia Quando, poi, nel 1479 Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia si unirono in matrimonio e crearono in terra spagnola un'unica entità politica, V. entrò in una fase estremamente florida sotto il profilo economico e culturale; questa fase durò fino al XVII sec., quando cominciò per tutta la Spagna un periodo di profonda decadenza. Schieratasi dalla parte di Carlo d'Austria nella guerra di Successione spagnola, la città finì, quindi, per perdere per opera di Filippo tutti i suoi privilegi (1707) e con essi la sua importanza sulla scena politica ed economica. Teatro di scontri militari all'epoca delle guerre napoleoniche e di una rivoluzione nel 1843, V. fu nuovamente al centro delle vicende politiche del Paese durante la guerra civile, allorché, tra il 7 novembre 1936 e l'ottobre 1937, fu sede del Governo repubblicano. • Arte - La cattedrale gotica, del XIII sec. ma rimaneggiata nei secc. XVII-XVIII, spicca per i suoi bellissimi portali e per il campanile “el Miguelete” costruito tra il 1381 e il 1429. Tra i monumenti civili si ricordano: la porta de Serranos (secc. XIII-XIV); la porta de Cuarte (1460); i palazzi della Lonja de la seda e della Generalidad (XV sec.); il collegio del Patriarcato (XVI sec.); il palazzo del marchese de Dos Aguas (XVIII sec.), che ospita il Museo della ceramica. ║ Comunità autonoma di V. (23.255 kmq; 4.009.329 ab.): sotto il profilo morfologico, è caratterizzata da un'ampia area montuosa, che succede a una stretta fascia costiera pianeggiante, e da un'intensa attività di erosione dei fiumi che vi scorrono. Assai sviluppati sono l'agricoltura (agrumi, cereali, frutta, ortaggi), l'allevamento (ovino in particolare) e l'industria (alimentare, tessile, metallurgica e della carta). I centri più importanti, oltre a V., sono: Torrent, Sagunto, Gandia, Alcira.
Valencia: calle de la Paz