Città (121.000 ab.) del Cile centrale, situata
presso la foce del fiume omonimo (detto anche Calle-Calle). • Econ. -
Fiorente porto sul Pacifico, è sede di industrie alimentari,
metalmeccaniche e di lavorazione del cuoio e del legno. ║
Corteccia di
V.: scorza di due alberi diffusi in Cile, appartenenti al genere
Persea. Viene utilizzata per conciare le pelli, in particolare i
cosiddetti
cuoi di V. • St. - Fondata da Pedro de
V. nel
1552 e abbandonata alla morte di questi, venne in seguito nuovamente abitata e
rinominata come
Santa María la Blanca e come
Dulce Nombre de
María de
V. Assediata e incendiata dagli Araucani nel 1597,
venne ricostruita e fortificata nel 1645 da don Antonio de Toledo y Leiva,
figlio del viceré del Perú, e nel 1740 passò
dall'amministrazione peruviana a quella cilena. Liberata (febbraio 1820), nel
corso della guerra d'indipendenza, dal dominio spagnolo da parte delle milizie
dell'ammiraglio Th. Cochrane, nei decenni successivi assistette a un rapido
sviluppo, anche grazie agli immigrati tedeschi che vi si erano stabiliti. Nel
1960 fu semidistrutta dal terremoto che devastò il Paese.