Uomo politico, teologo e umanista
spagnolo. Fratello di Juan. Letterato assai raffinato, si pose al servizio di
Carlo V che accompagnò nei suoi viaggi, diventandone segretario e
latinista ufficiale. Amico e sostenitore di Erasmo da Rotterdam, con cui fu in
corrispondenza dal 1525, compose un
Dialogo di Mercurio e Caronte (1523)
e un
Dialogo delle cose accadute nel 1527 in Roma o
Dialogo di
Lattanzio (1529) che gli fruttò un processo per luteranesimo, dalla
cui accusa fu tuttavia assolto. In entrambe le opere, pervase da uno spirito
fortemente religioso,
V. tentò di scagionare Carlo V dalle accuse
mossegli dai suoi nemici politici (Cuenca 1490 circa - Vienna 1532).