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Valadier, Giuseppe.

Architetto italiano. Apprendista orafo nella bottega del padre Luigi, ne continuò l'attività fino al 1827 per dedicarsi poi interamente all'architettura. Fra le sue prime opere, di chiaro gusto neoclassico, spiccano la ricostruzione del duomo di Urbino (1789) e una serie di lavori compiuti a Roma; la stesura di un originale progetto per palazzo Braschi (1788-90); la collaborazione nella realizzazione della villa del principe Poniatowski (1800-17); la restaurazione del ponte Milvio (1805); le facciate di San Pantaleo (1806) e di San Rocco (1834). Di poco posteriori furono la sistemazione di piazza del Popolo e quella del Pincio, quest'ultima divenuta celebre per la l'originale creazione delle terrazze graduate: realizzata tra il 1816 e il 1824, fu il frutto di una lenta elaborazione che vide i primitivi progetti del 1793 e del 1805 rimpiazzati da quelli del 1810-11 e convertiti poi in quello definitivo del 1815. A Roma il nome di V. è legato anche a numerosi altre opere: la sistemazione a gradino del territorio compreso tra via Flaminia e il Tevere, da ponte Milvio al porto di Ripetta; la piazza di forma circolare con porticati e logge intorno alla colonna di Traiano; varie strade di circonvallazione sia all'interno sia all'esterno delle mura aureliane. Notevole fu anche l'attività da V. svolta nei maggiori centri dello Stato Pontificio e, in particolare, a Cesena dove, su commissione di Pio VII, edificò la chiesa di Santa Cristina (1814-25). La sua adesione alle forme classiche celava la volontà di recuperare alla decaduta Roma settecentesca lo splendore artistico e la vitalità culturale dell'epoca barocca. Negli ultimi anni si dedicò quasi esclusivamente a restauri di monumenti (arco di Tito, 1819-21; tempio della Fortuna virile, 1829-35) e all'insegnamento presso l'Accademia di San Luca (1821-37). Le sue lezioni vennero pubblicate con il titolo L'architettura pratica dettata e nella scuola e cattedra dell'insigne Accademia di San Luca (1828-39). Tra le altre opere di V. si segnalano: Raccolta di diverse invenzioni (1796); Progetti architettonici (1807); Della basilica di San Paolo sulla via ostiense (1823); Opere di architettura e ornamento (1833) (Roma 1762-1839).