Uomo politico italiano. Di idee
liberali, partecipò attivamente ai movimenti politici che portarono alla
promulgazione dello Statuto. Fondò e diresse pubblicazioni periodiche,
quali “Letture popolari” (poi “Letture di famiglia”),
soppresso dal Governo nel 1847. Divenuto uno dei capi della sinistra
democratica, diresse il giornale torinese “La Concordia”.
Commissario regio nelle Marche (1860), in seguito fu senatore del Regno (1862) e
prefetto di Messina (Torino 1810 - Messina 1865).