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Valèrio Catone, Pùblio.

Poeta e grammatico latino. Proveniente dalla Gallia Cisalpina, visse a Roma durante la dittatura di L. Cornelio Silla. Grande studioso di filologia, interpretò le opere del periodo ellenistico e attese all'insegnamento fondando una scuola che raccoglieva uomini di cultura e giovani poeti, fra i quali ricordiamo Licinio Calvo, Elvio Cinna, Ticida, Cornificio, Furio Bibaculo, Cecilio e lo stesso Valerio Catullo. Le sue opere, per lo più carmi, sono andate perdute. Gli vengono tuttavia attribuiti due poemetti, Lydia e Dictynna (o Diana), insieme considerati manifesto dei poetae novi (I sec. a.C.).