Storico delle scienze, filosofo e matematico
italiano. Insegnante di matematica in diversi istituti medi e superiori, fu
assistente di G. Peano (1892) e quindi di V. Volterra (1895)
all'università di Torino. Trasferitosi a Firenze nel 1904, dove diede
vita, insieme ai giovanissimi G. Papini e G. Prezzolini, alla rivista “Il
Leonardo”, cercò di diffondere nella cultura italiana il
Pragmatismo statunitense, privilegiando la posizione più rigorosa di
Ch.S. Pierce rispetto a quella più irrazionale e popolare di W. James e
di F.C.S. Schiller (a cui si riconnettevano, invece, Papini e Prezzolini).
Fortemente influenzato dai principali indirizzi di pensiero a lui contemporanei
(E. Mach, F. Brentano, B. Russell, G. Peano),
V.
si occupò
di logica, di filosofia del linguaggio, di filosofia della scienza. Di notevole
interesse l'epistolario, pubblicato postumo nel 1971, in cui è raccolta
la corrispondenza di
V.
con i principali pensatori a lui
contemporanei, quali Croce, Brentano, Mach, ecc. Le sue opere sono raccolte nel
volume postumo
Scritti (1911) (Crema, Cremona 1863 - Roma 1909).