Filosofo e uomo politico francese.
Allievo di V. Cousin, gli successe (1839) nella cattedra di Filosofia alla
Sorbona, cattedra che fu costretto ad abbandonare nel 1852 allorché, dopo
il colpo di Stato di Luigi Napoleone, rifiutò di giurare fedeltà
all'imperatore. Caduto Napoleone III, fu nominato deputato (1871) e senatore
nelle file della sinistra, avviando tuttavia un progressivo avvicinamento alle
idee di destra, fino alla maturazione di posizioni monarchiche. Scrisse
Storia critica della scuola di Alessandria (3 volumi, 1846-51);
La
metafisica e la scienza (1858);
La democrazia (1859), per la quale
patì il carcere;
La religione (1868);
Il nuovo
spiritualismo (1884);
La democrazia liberale (1892) (Torcenay,
Langres 1809 - Parigi 1897).