Architetto italiano. Formatosi a
Palermo, si perfezionò a Roma con C. Fontana, subendo altresì
l'influsso di G.L. Bernini e di F. Borromini. Ritornato in Sicilia nel 1730,
attese alla ricostruzione di Catania distrutta dal terremoto del 1693,
progettando e realizzando chiese, edifici pubblici e privati, monumenti, tra cui
spiccano la facciata della cattedrale (1733-61), la fontana dell'Elefante
(1736), la corte dell'università (1730), la chiesa di San Giuliano
(1738-60), la facciata del palazzo senatorio, il palazzo Valle e la corte del
collegio Cutelli (1754). Suo indiscusso capolavoro è tuttavia la badia di
Sant'Agata (1735-67), a pianta ottagonale sovrastata da una cupola a ombrello e
con facciata ondulata a ordine unico. Dal 1749
V. esercitò anche a
Palermo (Palermo 1702 - Milazzo, Messina 1769).