Storico e uomo politico italiano.
Partecipò ai moti napoletani del 1848, venendo quindi esiliato a Firenze,
dove visse fino al 1859 quando ottenne la cattedra di Storia presso
l'università di Pisa, disciplina che insegnò pure all'istituto di
studi superiori di Firenze (1865-1913). Eletto deputato al Parlamento (1870-76,
1880-82), fu senatore dal 1884, ministro della Pubblica istruzione (1891), socio
nazionale dei Lincei (1878), presidente della società Dante Alighieri
(1896-1903) e uno dei più autorevoli studiosi della questione
meridionale. Larga notorietà ebbero la sue ricerche storiografiche
profondamente influenzate dal Positivismo, di cui
V. fu degli iniziatori;
tra le opere più note citiamo:
La storia di Girolamo Savonarola e de'
suoi tempi (2 volumi, 1859-61),
Niccolò Machiavelli e i suoi
tempi (3 volumi, 1877-82),
I primi due secoli della storia di Firenze
(2 volumi, 1893-94),
Le invasioni barbariche in Italia (1900),
Scritti
sulla questione sociale in Italia (1902) (Napoli 1826 - Firenze 1917).