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Vìgolo, Giòrgio.

Scrittore italiano. Dopo le prime prove scrittorie su "Lirica" e su "La Voce", V. collaborò con diversi giornali e periodici, anche come critico musicale (Mille e una sera all'opera e a concerto, 1971) per il "Mondo" e la televisione italiana. Attratto dalla poetica visionaria vicina ad A. Onofri, egli seppe tuttavia moderarla con un gusto neoclassico e con una lucida intelligenza critica, che confluirono nelle numerose raccolte composte dallo scrittore. Tra i diversi titoli, ricordiamo: La città dell'anima (1923), Il silenzio creato (1934), Le notti romane (1960), Spettro solare (1973), e le raccolte liriche Conclave dei sogni (1935), Linea della vita (1949), Canto del destino (1959), La luce ricordata (1967, collezione delle opere precedenti con l'aggiunta di Nuove poesie), I fantasmi di pietra (1977); V. fu inoltre traduttore di T.A. Hoffmann (Maestro Pulce, 1944), di F. Hölderlin (Poesie, 1958) e curatore della prima edizione completa dei Sonetti di G.G. Belli (3 volumi, 1952), cui antepose un ampio saggio introduttivo (Roma 1894-1983).