Scrittore italiano. Dopo le prime
prove scrittorie su "Lirica" e su "La Voce",
V.
collaborò con diversi giornali e periodici, anche come critico musicale
(
Mille e una sera all'opera e a concerto, 1971) per il
"Mondo" e la televisione italiana. Attratto dalla poetica visionaria
vicina ad A. Onofri, egli seppe tuttavia moderarla con un gusto neoclassico e
con una lucida intelligenza critica, che confluirono nelle numerose raccolte
composte dallo scrittore. Tra i diversi titoli, ricordiamo:
La città
dell'anima (1923),
Il silenzio creato (1934),
Le notti romane
(1960),
Spettro solare (1973), e le raccolte liriche
Conclave dei
sogni (1935),
Linea della vita (1949),
Canto del destino
(1959),
La luce ricordata (1967, collezione delle opere precedenti
con l'aggiunta di
Nuove poesie),
I fantasmi di pietra (1977);
V. fu inoltre traduttore di T.A. Hoffmann (
Maestro Pulce, 1944),
di F. Hölderlin (
Poesie, 1958) e curatore della prima edizione
completa dei
Sonetti di G.G. Belli (3 volumi, 1952), cui antepose un
ampio saggio introduttivo (Roma 1894-1983).