Grammatico e filologo latino.
Liberto originario di Preneste, visse sotto l'Impero di Cesare Augusto, dei cui
nipoti, Gaio e Lucio, fu precettore. Compose un ampio repertorio glossografico,
il
De verborum significatione, giuntoci attraverso l'incompleto compendio
fattone da Sesto Pompeo Festo (20 libri) tra il II e il III sec. d.C.
V.
scrisse inoltre testi storico-antiquari, linguistici ed eruditi, tutti
ugualmente perduti, come il
De orthographia, il
De obscuris
Catonis e i
Rerum Etruscarum libri. Nel foro di Preneste fece
incidere nel marmo un calendario, noto come i
Fasti Praenestini,
recuperato in seguito a scavi archeologici (I sec. a.C. - I sec. d.C.).