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Vèroli.

Centro in provincia di Frosinone, 15 km A Nord-Est del capoluogo; è situato a 594 m s/m., su uno sprone dei Monti Ernici. 19.818 ab. CAP 03029 • Econ. - Agricoltura; allevamento ovino e bovino; industria (poligrafica, cartaria, tessile, del legno, dei fiammiferi, del ferro battuto); turismo. • St. - È l'antica Verulae, città degli Ernici, che non prese parte alla loro ribellione contro Roma del 307 a.C. Fu città federata di Roma fino all'89 a.C. quando conseguì la piena cittadinanza e divenne municipio. Dopo essere caduta in mano ai Goti, venne riconquistata dai Bizantini e inserita nel ducato romano; subì ripetuti assalti da parte di Gisulfo, duca di Benevento. Nel 743 papa Zaccaria le conferì il titolo di città; in quello stesso anno V. è nominata per la prima volta come sede vescovile. L'importanza della città, legata alla sua posizione, aumentò ulteriormente di fronte agli assalti dei Saraceni: i duchi di Campagna e Marittima la elessero come loro sede. Nel 1170 si tenne a V. un incontro, che gettò i presupposti per la pace con l'Impero, tra papa Alessandro III, l'inviato di Barbarossa (il vescovo di Bamberga), e i rappresentanti della Lega Lombarda. All'epoca dei conflitti tra la Chiesa e l'imperatore Federico II, V. funse da roccaforte del papato. All'epoca dell'esilio avignonese, la città ebbe propri ordinamenti comunali e lottò contro i conti di Ceccano e i rettori della Campagna. Ristabilita a Roma la sede pontificia, V. tornò subordinata alla Chiesa, da cui si vide riconosciuta l'autonomia cittadina. Nel 1798 prese parte ai movimenti repubblicani. • Arte - La città (che conserva resti di epoca preromana) si caratterizza ancora per le stradine medioevali a forte pendenza. Al Medioevo risalgono anche i principali monumenti cittadini, molti dei quali, tuttavia, sono stati rifatti nel Settecento: la cattedrale (della costruzione duecentesca conserva soltanto il rosone gotico), Sant'Andrea, Sant'Erasmo (edificio gotico, ricostruito nel XVIII sec.), Santa Maria Salome (conserva il rosone e la cripta del XIII sec.), il palazzo vescovile, il castello di San Leucio. Nella settecentesca Biblioteca Giovardiana sono custoditi volumi di pregio.