Poeta epico e tragico romano.
Fu tra i membri del circolo di Mecenate e, sebbene più anziano, amico di
Virgilio e Orazio. Autore di carmi di carattere bucolico e neoterico e di un
panegirico in onore di Augusto, scrisse il poema
De Morte (40 a.C.),
ispirato dalle guerre civili e contenente riferimenti più o meno
specifici all'assassinio di Cesare, e la tragedia
Tieste (29 a.C.),
celebrante le vittorie di Augusto e modellata su esempi greci. Augusto gli diede
l'incarico, condiviso con Plozio Tucca, di curare la pubblicazione postuma
dell'
Eneide (I sec. a.C.).