Film statunitense del 1988,
diretto da M. Scorsese. Interpreti principali: W. Dafoe, H. Keitel, B. Hershey.
La vicenda di Cristo (Dafoe) è analizzata soprattutto nel suo epilogo e,
più precisamente, nei suoi rapporti con Giuda (Keitel) e Maria Maddalena
(Hershey). In particolare, la tentazione del titolo è quella vissuta da
Gesù sulla croce quando sogna di avere un rapporto con Maddalena dal
quale potrebbero derivare dei figli e una famiglia, in un'ottica di rinuncia
alla missione divina in nome di una vita normale e serena. Segnato da uno
scandalo e da una serie di denunce provenienti dal mondo cattolico, il film
è, secondo l'interpretazione di numerosi critici, una sorta di
contenitore di tematiche che vanno dalla disperata tentata rinuncia del proprio
essere, all'ineluttabilità del disegno divino (Giuda, il più
appassionato tra i seguaci di Cristo, è costretto a tradirlo da un piano
superiore, così come Maddalena diviene prostituta dopo il rifiuto di
Gesù di amarla). Il film rappresenta, inoltre, un importante, innovativo
punto di distacco da un'iconografia del Cristo che, fino ad allora, si era
rifatta a modelli prefissati legati agli analoghi, per tematiche, film di R.
Rossellini, P.P. Pasolini, oltre a quelli di stampo prettamente hollywoodiano.
Tratto da un romanzo (1955) di Nikos Kazantzakis, il film è corredato
dalle musiche di Peter Gabriel ed è arricchito dalla partecipazione, in
ruoli minori, di David Bowie (Pilato) e del regista Lirvin Kershner (Zebedeo).