Ciclista tedesco. Cresciuto alla Scuola dello sport di Berlino della ex Germania
Est, dopo aver partecipato ai Mondiali juniores su pista e ciclocross, nel 1993,
a soli 19 anni, si mise in luce vincendo a Oslo il titolo mondiale su strada
dilettanti. Professionista dal 1994, ingaggiato dalla Deutsche Telekom, nel
1995 vinse la cronometro individuale nel Campionato nazionale tedesco e l'anno
successivo si piazzò al secondo posto nel Tour de France. Nel 1997, fresco del
titolo di campione tedesco su strada, ottenne la vittoria più importante di carriera,
imponendosi nella Grande Boucle. Nella stessa stagione ciclistica vinse la HEW
Cyclassics Cup di Amburgo e arrivò secondo nel Campionato di Zurigo, segnalandosi
come corridore capace di esprimersi anche nelle corse di un giorno. Campione del
mondo nella cronometro individuale ai Mondiali di Treviso del 1999, anno in cui
si aggiudicò anche la classifica finale della Vuelta a España, nel 2000 a
Sydney conquistò il titolo di campione olimpico su strada e si classificò al
secondo posto nella prova a cronometro, mentre nel 2001 vinse il Campionato
nazionale tedesco su strada e si laureò nuovamente campione iridato a Lisbona
nella gara a cronometro. Ciclista completo e dalle enormi potenzialità, nel
2002 fu costretto all'inattività agonistica a causa di una tendinite e di una
squalifica di sei mesi rimediata a giugno per positività all'anfetamina.
Passato dalla Deutsche Telekom al Team Bianchi, nel 2003 ritrovò la voglia di
correre: secondo alla HEW Cyclassics Cup di Amburgo e terzo al Campionato di
Zurigo, al Tour de France ottenne il quinto secondo posto su sei partecipazioni.
Nel 2004, tornato alla Deutsche Telekom (T-Mobile), si aggiudicò il Giro di
Svizzera, che vinse nuovamente nel 2006. Coinvolto nello scandalo doping scoppiato
in Spagna alla vigilia del Tour de France, fu licenziato dalla T-Mobile (n.
Rostock 1973).