Casa tedesca di distribuzione e produzione cinematografica
la cui denominazione completa è
Universum Film Aktien
Gesellschaft. Venne fondata nel 1917, durante la prima guerra mondiale, per
iniziativa dello Stato Maggiore dell'esercito tedesco allo scopo di produrre e
di far proiettare nei cinematografi e nelle sale di proiezione riservate ai
militari germanici film propagandistici espressamente creati per sostenere il
morale dei cittadini e dei combattenti durante il duro periodo del conflitto. Al
termine di questo, l'
UFA continuò la sua attività
producendo film commerciali e affermandosi tra le principali case
cinematografiche mondiali, quelle hollywoodiane comprese, grazie all'opera
intelligente dei suoi dirigenti, che decisero l'assorbimento della Decla di
Erich Pommer, e dei suoi tecnici. All'epoca del film muto (dal 1920 al 1930)
l'
UFA visse il suo periodo d'oro potendo contare su registi del valore di
E. Lubitsch, G.W. Pabst, F. Lang e altri, compreso lo stesso Pommer. Anche con
l'avvento del film sonoro la casa tedesca si mantenne su ottime posizioni sia
artistiche sia commerciali, almeno fino a quando il Nazismo procedette alla sua
nazionalizzazione. Alla fine della seconda guerra mondiale, con lo smembramento
della Germania, l'
UFA cessò di esistere; le sue attrezzature
divennero proprietà, in parte, di gruppi privati e, in parte, della DEFA
(Deutsche Film Aktien-Gesellschaft) della Germania Orientale e della nuova UFA
(Universum Film Allgemeine-Gesellschaft) della Germania Federale, che tuttavia
cessò di esistere nel 1962. Tra i film prodotti dalla casa ricordiamo:
Madame Dubarry (1919);
I Nibelunghi (1923-24), di F. Lang;
L'ultima risata (1924), di F.W. Murnau;
Metropolis (1926), di F.
Lang;
L'angelo azzurro (1930), di J. Von Sternberg;
Il barone di
Münchausen (1943), di J. von Backy.