Poeta russo. Dopo l'esordio con la raccolta
La via al socialismo (1931),
ritratto della vita rurale negli anni della collettivizzazione,
T.
conquistò la fama con i poemi
Il paese di Muravija (1936),
racconto delle vicende di un contadino alla ricerca di un mitico paese del
Bengodi, e
Vassilij Tërkin (1941-45), nel quale l'autore riflette
sull'esperienza della guerra, da lui stesso vissuta come corrispondente al
fronte. Seguirono
La casa sulla strada (1946), racconto delle vicende di
un soldato e della moglie coraggiosa alle prese con le violenza della guerra, e
Lontano più lontano (1950-60), sui difficili anni Cinquanta. Tra
le ultime raccolte, citiamo
Versi del taccuino (1961) e
Dalla lirica
di questi anni,
1959-67 (1967), dalle quali traspaiono gli umori e le
vicende dell'epoca. Da segnalare l'attività di
T. come direttore
(1950-54; 1958-70) della rivista “Novyi mir”
(V.) su cui apparvero contributi di letterati non
allineati al regime, tra cui B. Pasternak e A.I. Solženitzyn (Zagor'e,
Smolensk 1910 - Mosca 1971).