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Turkestan.

Ampia regione dell'Asia centrale, confinante a Nord con l'estremità inferiore della steppa siberiana, con la catena dell'Altai e con il deserto di Gobi, e a Sud con un allineamento montuoso longitudinale che, passando per l'Altin-tagh e il Hindū Kush, congiunge il Nanshan con il Kopet dag e le alture del grande e piccolo Balchan, sulle coste orientali del Mar Caspio. Politicamente non unitaria, la regione è tagliata in due parti dai massicci del Tian Shan e del Pamir: il T. occidentale, incluso un tempo nell'Unione Sovietica e suddiviso oggi tra Turkmenistan, Tagikistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Kazakistan, e il T. orientale, appartenente alla regione cinese del Xinjiang-Uygur. Viene in genere attribuita al T. anche una piccola sezione dell'Afghanistan settentrionale, a Nord dell'Hindū Kūsh. La popolazione è costituita da una compagine eterogenea, derivante dall'incrocio di tribù indoeuropee, turche e mongole; ancora in prevalenza nomade, è distribuita lungo la fascia montuosa nonché nelle valli e nelle depressioni interne ai massicci (Fergana). Le lingue utilizzate sono per la maggior parte riconducibili al ceppo turco. • Geogr. - Il T. occidentale (3.900.000 kmq) è costituito prevalentemente da un'ampia distesa di terre basse, digradanti verso Nord e comprendenti avvallamenti intorno al Mar Caspio, steppe nella regione dei Kirghizi e zone desertiche e semidesertiche (Turan', Karakum, Kyzylkum, altopiano di Ustjurt) formate da argille, sabbie e löss. A Sud e a Sud-Est il T. occidentale è chiuso da rilievi montuosi tra i più elevati del mondo, quali il Tian Shan, il Pamir, l'Alaj, il Transalaj e l'Hindū Kush, sui quali si trovano enormi ghiacciai (Fedčenko) e nevi perenni. Il clima, spiccatamente continentale, è caratterizzato da inverni rigidi ed estati aride, con temperature che raggiungono estremi di -47 °C (Pamir) e oltre +45 °C (deserto del Karakum). Le precipitazioni sono più abbondanti nella regione mediana montuosa, mentre diminuiscono sensibilmente nella depressione turkmena e nella catena del Pamir. Le risorse idrografiche, ampiamente sfruttate per irrigare le zone pedemontane e depresse, si concentrano prevalentemente nella fascia montuosa e sono caratterizzate da notevoli irregolarità di deflusso. I fiumi principali sono il Sīr Daryā e l'Āmū Daryā, che si gettano entrambi nel mare chiuso costituito dal Lago d'Aral. Notevoli, oltre a quest'ultimo, anche i laghi di Balchaš, di Issyk kul', di Ala kul' e di Čatyr kul'. • Econ. - La principale attività economica del T. è l'agricoltura, il cui sviluppo è stato ampiamente favorito dall'elevata disponibilità di risorse idriche e dalla conseguente creazione di vaste reti d'irrigazione. Particolarmente redditizia è la coltivazione del cotone, che fa del T. una delle principali aree cotoniere del mondo. La frutticoltura, la viticoltura e la bachicoltura sono diffuse nelle zone caratterizzate da condizioni climatiche favorevoli (Fergana, l'alto Sīr DaryaOY034, le oasi di Samarcanda e di Buchara, il canato di Khīwa). La pastorizia è praticata sia da gruppi sedentari sia da gruppi nomadi; in particolare, mentre i primi allevano soprattutto bovini, i secondi allevano gli ovini karakul, che forniscono lana e pellicce di “astrakan”. Il sottosuolo del T. è ricco di risorse minerarie (carbone, petrolio, stagno, oro, bismuto, asbesto, fluorite), lo sfruttamento delle quali ha consentito un modesto sviluppo dell'industria. • St. - Le due sezioni distinte che costituiscono oggi il T., l'una orientale con il bacino del Tarim e l'altra occidentale con varie formazioni (Transoxiana, Sogdiana, Battriana, Corasmia, Fergana, ecc.), ebbero, fino alle soglie dell'era moderna, destini storici comuni. La prima popolazione nota a fare la sua comparsa nel territorio corrispondente all'odierno T. fu quella dei Saci, che raggiunsero nel 150 a.C. il Battriana. Tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C., i Cinesi presero possesso del Fergana. Indebolito dalle invasioni barbariche e dalle incursioni cinesi, il Paese fu quindi attaccato dai Tāng, che cercarono di accentrare sotto il proprio dominio tutte le popolazioni turche. A partire dal IX sec. il bacino del Tarim fu occupato dai Turchi Uiguri, che vi fondarono un piccolo Regno. Sotto il dominio degli Uiguri, il T. orientale subì un mutamento radicale, divenendo una regione omogenea dal punto di vista linguistico e religioso; difatti, i dialetti indoeuropei parlati fino a quel momento dalle tribù locali furono sostituiti dal turco, mentre l'Islam prese il posto del Buddhismo, del Manicheismo e del Cristianesimo nestoriano. Nel corso dell'XI sec. Transoxiana e Medio Tarim divennero sede del Regno dei Turchi Qarakhanidi, che sopravvisse fino al sopraggiungere delle forze di Genghiz khān. Alla morte di quest'ultimo (1221), i territori turchi dal Caspio al Gansu furono incorporati nel canato mongolo dei Chagatāidi, discendenti del secondogenito di Genghiz khān. Suddivisa di nuovo in Transoxiana e Mongholistān, la regione fu riunificata nel 1360 a opera di Tughluq Timūr. Nel XVI sec., i Turchi Uzbeki si insediarono nella parte occidentale, dove diedero vita a varie formazioni politiche tra cui l'emirato di Buchara; i Turkmeni e i Kazaki occuparono invece le steppe desertiche, gettando le fondamenta di una vasto Regno con centro a Nord del Lago Balchaš. Da questo momento il T. andò incontro a una lenta decadenza legata a quella della Via della Seta, che lo portò a frazionarsi in due aree di influenza rispettivamente russa e cinese. ║ T. occidentale russo: verso la metà del XIX sec. ebbe inizio la conquista russa. Assoggettati i Kazaki, l'Impero degli zar pose sotto protettorato Buchara (1868), Samarcanda (1868) e Khīwa (1868-73); conquistò quindi Kokand (1876), sottomettendo anche i Turkmeni. Al principio del XX sec. il T. occidentale era quasi interamente in mano agli zar, che vi avviarono un intenso processo di russificazione. Passata sotto il potere sovietico nel 1920, la regione fu creata Repubblica federata della RSFSR (1921). Allo scioglimento di quest'ultima (1924) furono istituite, su base etnica, le Repubbliche del Turkmenistan, dell'Uzbekistan, del Kazakistan, del Kirghizistan e del Tagikistan. Federate all'Unione Sovietica, queste cinque Repubbliche divennero indipendenti al momento del suo scioglimento (dicembre 1991). ║ T. orientale cinese: sottratta agli Zungari dai Cinesi, la regione del Tarim fu periodicamente scossa da violente insurrezioni musulmane, che costrinsero i nuovi conquistatori ad abbandonarla (1863). Fu quindi sede del Regno di Kashgaria, riunito nel 1881 alla Cina, a eccezione di una parte della valle dell'Ili (1881) che andò alla Russia. Divenuta provincia cinese con il nome di Sinkiang Xinjiang (1885), godette di una certa autonomia sotto Pechino ed entrò nell'area di influenza russa. Nel 1944 Mosca proclamò la fondazione della Repubblica autonoma del T. orientale; quest'ultima sopravvisse fino al 1950, allorché il Sinkiang Xinjiang tornò sotto il potere dei comunisti cinesi, che vi crearono la regione autonoma degli Uiguri (1955).