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Tung Ch'i-ch'ang.

Pittore, calligrafo, collezionista e poeta cinese. Alto funzionario dello Stato nel tardo periodo Ming, fu tutore del principe ereditario Zhu Changluo (il futuro imperatore Guangzong) e ministro dei Riti. T.C. fu a capo di un movimento, fortemente influenzato dal Buddhismo zen, che concepiva la pittura, soprattutto quella di paesaggio, come strumento di espressione e di conoscenza delle forze spirituali presenti nell'artista e sosteneva la necessità della sintesi di calligrafia e pittura. Autore di opere (Paesaggio, 1924; Montagne in autunno; Paesaggio alla maniera di Ni Tsan) che segnarono una svolta importante nella paesaggistica cinese, mirò soprattutto a valorizzare i virtuosismi del pennello e la ricchezza dei toni dell'inchiostro. Le sue teorie, espresse in Note immediate dallo studio della meditazione sulla pittura; Occhi della pittura; Significato della pittura (pubblicate tutte postume), ebbero notevole influenza su tutta la critica d'arte cinese posteriore (Huating, odierna Songjiang 1555 - forse Pechino 1636).