Città (26.200 ab.) della Spagna settentrionale,
nella Navarra, sulla riva destra dell'Ebro. • Econ. - Grazie ai
collegamenti diretti con Pamplona, Tarragona e Saragozza, la sua funzione
tradizionale di mercato agricolo, soprattutto del vino e cerealicolo, si
è con gli anni intensificata. • Arte -
T. è ricordata
soprattutto per la cattedrale (1194-1234) di stile gotico-romanico sorta sui
resti di una moschea; è arricchita da un portale con sculture del XIII
sec., da un chiostro romanico con capitelli istoriati, da un campanile del XVII
sec. e, all'interno, da una statua romanica della Vergine e da dossali d'altare
risalenti al XV sec. Di interesse anche la chiesa di San Nicola, alcuni conventi
del XVI sec., l'ospedale del 1549, la Calle del Portal, oltre a una serie di
palazzi di epoche diverse. • St. - Fondata probabilmente dai Romani, nel
716 venne conquistata dagli Arabi, divenendo capitale di uno dei Regni di Taifa.
Nel 1114 Alfonso il Battagliero la riconquistò, ma la città
passò ben presto al Regno di Navarra, divenendone, nel XIII sec., una
delle piazzeforti più importanti (riuscì a resistere all'assedio
degli Aragonesi del 1284). Città a forte insediamento ebraico, fu
prosperosa per tutto il XVI sec. Nel 1512 resistette all'esercito del duca
d'Alba e divenne l'ultima città libera prima della sottomissione ai re
cattolici. Nel 1808 il francese J. Lannes di Montebello vi sconfisse le forze
spagnole guidate dai generali F. Castaños e J. Palafox.