eXTReMe Tracker
Tweet

Trionfo.

(dal latino triumphus, der. del greco thríambos: canto bacchico, trionfo). Vittoria piena e magnifica, in ambito militare, sportivo, elettorale, ecc. ║ Essere portato in t.: essere sollevato e portato a spalla in segno d'onore e di esultanza. ║ Affermazione definitiva di un principio morale o civile: lottare per il t. della libertà sulla tirannia. ║ Glorificazione celeste: il t. dei santi. ║ Grande successo, accompagnato da manifestazioni di entusiasmo, consenso e giubilo: la prima rappresentazione dell'opera ottenne un vero t. ║ Spettacolo allegorico in forma di corteo, con carri e personaggi rappresentanti divinità o personificazioni di virtù, in uso soprattutto nella Firenze rinascimentale. ║ Sinonimo di tarocco (V.). ║ T. da tavola: soprammobile composto da elementi tratti dall'architettura classica, come colonnine, vasche, statuine, ecc. • Lett. - Forma letteraria di rappresentazione simbolica di virtù e avvenimenti umani, innalzati attraverso l'allegoria a moralità universale. Al plurale, titolo di un'opera di F. Petrarca (V. TRIONFI). • Numism. - Moneta coniata a Napoli durante il Regno di Ferdinando I d'Aragona, cosiddetta perché sul rovescio reca la figurazione di un carro trionfale. ║ Moneta d'oro di Carlo V, con i tipi della croce di Sant'Andrea con il toson d'oro e dello scudo con l'aquila, detta anche fiorino di Sicilia. • St. - Il massimo onore militare tributato nella Roma antica a un comandante che avesse riportato una grande vittoria su un nemico esterno. Nato come cerimonia religiosa (con l'ascesa al tempio di Giove Capitolino per sciogliere i voti fatti all'inizio dell'impresa militare), il t. si trasformò in un fastoso evento autocelebrativo. Una volta ottenuto il t. dal Senato, il vincitore entrava in città attraverso la Porta Triumphalis, passava per il Circo Massimo, percorreva la Via Sacra e saliva infine al Campidoglio, cioè al tempio di Giove. Il corteo era aperto da senatori, magistrati e sacerdoti che recavano gli animali da offrire in sacrificio al dio; seguivano i carri con il bottino di guerra, i prigionieri di alto rango e quindi la massa degli altri prigionieri. Al centro del corteo, preceduto da musici e littori recanti i fasci decorati di lauro, il trionfatore avanzava su un carro tirato da quattro cavalli bianchi, circondato dai figli e dai parenti. Egli, coronato di lauro, vestiva una tunica orlata di palme, una toga di porpora a rose d'oro e recava in mano uno scettro di avorio sormontato da un'aquila. Il corteo era chiuso dagli ufficiali superiori e inferiori e dalle truppe in ordine militare. Giunto al tempio di Giove, il trionfatore offriva al dio il lauro e compiva il sacrificio. Nel periodo storico tra Romolo e Vespasiano sono stati celebrati 320 t. È in parte conservato l'elenco di t. che era inciso sull'arco di Augusto, nel Foro romano. • Arte - Come il t., anche la sua raffigurazione è tipica del mondo romano, a cominciare dall'età augustea. Esempi di rappresentazione della pompa trionfale si hanno nell'arco di Tito e nell'arco di Settimio Severo a Roma, nell'arco di Benevento (periodo traianeo), nell'arco severiano di Leptis Magna (i t. di Severo e di Caracalla). Sin dal XIV sec. e per tutto il Rinascimento vengono realizzate rappresentazioni pittoriche di t. intesi come celebrazione di personaggi storici o contemporanei (Piero della Francesca, T. di Federico da Montefeltro e di Battista Sforza, sul retro dei loro ritratti, Firenze, Uffizi), di divinità pagane o di eroi antichi (A. Mantegna, T. di Cesare, Londra, Hampton Court), di santi (T. di san Tommaso e dei Domenicani, Firenze, Santa Maria Novella), delle virtù (decorazione di numerosi cassoni nuziali) o della morte. Per influsso delle illustrazioni dei Trionfi del Petrarca, il tema veniva sviluppato raffigurando il carro trionfale recante una figura allegorica o mitologica circondata dal suo seguito e con l'impiego di simboli filosofici o religiosi. Il tema, raro fuori dall'Italia, si riscontra in arazzi francesi e fiamminghi dei secc. XV e XVI.