Giochi - Antico gioco di carte italiano, di origine napoletana, giocato con un mazzo di 40 carte. Il valore di presa più alto è assegnato al 3, seguito nell'ordine da 2, asso, re, donna, fante, 7, 6, 5, 4. In merito al conteggio dei punti di mazzo, si prendono in considerazione soltanto l'asso (che vale un punto), il 3 e il 2 (che valgono entrambi un terzo di punto); un punto è attribuito, inoltre, a chi fa l'ultima levata. Vi sono, poi, i punti di accusa, legati alla cosiddetta dichiarazione di onore (che, tuttavia, non è obbligatoria), da farsi dopo la prima mano; in questo caso vengono assegnati tre punti per la napoletana, composta da 3, 2, asso dello stesso seme; tre punti per tre 3, tre 2 o tre assi; quattro punti per quattro 3 o quattro 2 o quattro assi. Quando si accusa napoletana, occorre indicarne il seme, mentre nelle altre accuse bisogna indicare il 3, il 2, o l'asso mancante. In origine venivano attribuiti tre punti anche per tre sette; di qui derivò il nome del gioco. La partita viene disputata tra due, tre o quattro giocatori: qualora i giocatori siano quattro, giocano due contro due, alternandosi al termine di ogni partita; in caso di partita con tre giocatori, uno di questi gioca col morto. Per aggiudicarsi la partita occorre realizzare 21 punti o, nel caso si giochi con la dichiarazione di onori, 31 o 51 punti. Nella partita a quattro giocatori, tutte le 40 carte vengono distribuite a cinque per volta; nel primo giro la prima giocata spetta a chi è di mano, nei giri successivi al giocatore che ha fatto la presa. Ai giocatori è fatto obbligo di rispondere con carta dello stesso seme di quella giocata dal primo di mano, a meno che non ne possiedano (in questo caso possono essere giocate carte di semi diversi). Gli scarti devono essere effettuati in maniera da far comprendere al compagno il proprio gioco. Risulta vincitrice la coppia di giocatori che per primi si dichiarano “fuori”, avendo conseguito i punti fissati per la vittoria. Tra le numerose varianti regionali relative alla vincita, spicca il cappotto, realizzato allorché una parte fa tutte le mani in una smazzata; indipendentemente dal punteggio conseguito, si vince, in questo caso, una posta due volte superiore.