Uomo politico e giurista francese.
Noto avvocato e membro degli Stati generali (1789), fu promotore della
nazionalizzazione dei beni ecclesiastici e della Costituzione civile del clero
durante la Costituente. Deputato e presidente della Convenzione (1792-93),
esponente del Comitato di salute pubblica e di quello formatosi dopo il nono
Termidoro (Consiglio dei Cinquecento),
T. ricoprì ancora incarichi
di spicco durante il Consolato e l'Impero: consigliere di Stato (1802), conte
nel 1808, lo statista venne infine nominato ministro di Stato (1809),
contribuendo alla redazione dei quattro codici napoleonici (Brive-la-Gaillarde,
Corrèze 1742 - Parigi 1810).