Film franco-svizzero-polacco del 1994,
diretto da K. Kieslowski. Interpreti principali: I. Jacob, J.-L. Trintignant, F.
Feder, J.-P. Lorit. Terzo film della trilogia di Kieslowski, composta anche da
Tre colori - Film Blu e
Tre colori - Film Bianco,
T.
affronta il tema della fraternità. Valentine (Jacob), modella, investe
per errore un cane. L'episodio la porta all'incontro con un giudice in pensione
(Trintignant), la cui occupazione principale è quella di spiare le
conversazioni telefoniche dei vicini di casa. Tra di essi c'è August
(Lorit), avvocato invaghito di Valentine che, dopo l'auto-denuncia del giudice
(deciso a voler rivelare di avere infranto la legge) che lo vedrà
coinvolto, si imbarcherà per l'Inghilterra sul medesimo traghetto che sta
portando Valentine dal fidanzato: lo stesso traghetto su cui, dopo il naufragio,
si salveranno proprio i protagonisti principali dei tre film della trilogia.
Elegante, appassionato,
T. vuole tendere alla difficile sovrapposizione
dei due concetti di Destino e Caso, il primo derivato da un disegno superiore,
il secondo pura espressione della variabilità della vita, che regolano le
esistenze degli individui e che, da un punto di vista prettamente stilistico,
sono quelli dai quali sono scaturite le vicende delle due pellicole
precedenti.