Storico e patriota italiano. Nel 1832 divenne
monaco benedettino nell'abbazia di Montecassino, dove aveva compiuto gli studi;
ricevuta l'ordinazione sacerdotale l'anno seguente, si dedicò agli studi
storici, scrivendo una
Storia della badia di Montecassino (1842-43), cui
fecero seguito una
Storia di Bonifazio VIII (1846) e una
Storia della
Lega lombarda (1848), tutte di impostazione politica neoguelfa. Nel 1848
scrisse l'opuscolo di ispirazione giobertiana
Il veggente del sec. XIX;
recatosi a Napoli durante l'insurrezione partenopea, fu costretto a fuggire in
seguito alla restaurazione borbonica e riparò in Toscana. Nel 1850
tornò a Montecassino, dedicandosi ai suoi studi storici; qui
pubblicò
Storia di Abelardo (1851),
Storia dello scisma
greco (1856),
La contessa Matilde e i Romani pontefici (1859),
Prolegomeni alla storia universale della Chiesa (1861). Dopo
l'unificazione italiana,
T. tentò invano di risolvere l'annosa
questione romana (V. QUESTIONE ROMANA) mediante
una conciliazione tra il papa e i Governi liberali ma, fallito ogni tentativo,
tornò definitivamente agli studi (
Vita di San Benedetto, 1891).
Dal 1886 al 1899 furono pubblicati i nove volumi che raccolgono tutte le sue
opere (Napoli 1811 - Montecassino, Frosinone 1897).